A fianco del coraggio
“ L'ostacolo più grande nella mia vita è il mio limite di salute: l’emofilia. Si tratta di una malattia genetica ereditaria che altera la capacità del corpo di controllare la coagulazione del sangue. Questo può sembrare un grosso limite, ma io ho superato questo problema pensando che questo non sia davvero un problema. Esistono farmaci che fanno si che il problema possa "scomparire", quindi è più un grande fastidio, perché devo portare con me i miei farmaci ogni volta che mi allontano da casa (solo se vado in un'altra città per un viaggio o qualcosa di simile). Non ho bisogno di portarli sempre con me durante la vita normale e devo usarli due volte ogni settimana, questo mi prende un po’ di tempo, (qualcosa come trenta minuti). Ma fare questo piccolo sacrificio, mi permette di fare tutto ciò che fanno gli altri, e vivere una vita normale.
Quindi penso che questa mallatia non è davvero un "problema" da farmi desistere dal fare le mie esperienze, poichè pur avendo quel "problema" nella mia città, o in qualsiasi altro paese del mondo, io continuerò ad affrontarlo sempre nello stesso modo”.
Devo confessare che questo è solo parte di un testo più ampio che è stato scritto da un adolescente emofilico a me molto vicino. A fronte di quanto qui si legge ci si può rendere conto di quanto valga veramente la pena impegnarsi per i tanti adolescenti come lui, che, desiderando così intensamente di sentirsi uguali ai loro coetanei, sono capaci di infondere a se stessi un coraggio che neppure la persona ad essi più vicina e più cara riuscirà mai a dargli!
Per questo ragazzo, come per tanti altri nella stessa condizione, come si può non adoperarsi affinchè non gli venga preclusa nessuna possibilità di esperienza di vita? Basta questo virgolettato scritto da un quattordicenne, al quale fu chiesto di scrivere qualcosa su se stesso, sulla sua voglia di effettuare un periodo di studio all’estero e sulle difficoltà che avrebbe potuto incontrare, (come dover viaggiare con una scorta di farmaco, autoinfondersi, aver cura da solo di se stessi, e quant’altro connesso all’emofilia), per comprendere quanto sia importante stare tutti noi “a fianco del coraggio” e intraprendere ogni iniziativa per rendere realizzabili i legittimi aneliti di questi piccoli superman nella maniera più serena e sostenibile possibile.