Torna alle storie
Roche – A fianco del coraggio
Voti totali:
Il mio secondo genito, nato da una parto cesareo il 12 febbraio 2015,mia moglie durante l’operazione ha avuto un’ emorragia. Il piccolo inizia a crescere ed essendo il secondo vuole imparare in fretta a 5 mesi già vuole alzarsi, gattonare e fare le stesse cose del fratello.A 6 mesi iniziamo lo svezzamento e lo mettiamo nel seggiolone, come tutti batte le mani sulla tavola però gli si formano dei lividi vicino ai gomiti, lo portiamo dal pediatra lei ci dice che è chiaro di pelle(bianchissimo) è normale.Una mattina mentre giocavamo tutti inseme cade dal letto, corsa in ospedale, al pronto soccorso la dottoressa di turno lo visita e ci guarda,non l’ha fatto, non ci ha accusato di picchiare nostro figlio ma i suoi occhi si “come mai questi lividi?” Noi le spieghiamo ma sembra non crederci, chiama un’altra dott.ssa, più gli infermieri tutti intorno a lui poi ci guardano vedono l’altro nostro figlio che sta bene e decidono di fargli le analisi del sangue. Passiamo una giornata al pronto soccorso aspettando e aspettando. Alla fine ci dicono di chiamare un dottore il giorno dopo perché tutto sembra nella norma tranne un certo fattore. Chiamiamo il dott. del bambino Gesù di Roma e ci dice di andare subito li.Panico tra me e mia moglie, torniamo in ospedale. Al reparto oncoematologia durante l’attesa non riuscivo a togliermi dalla testa che il mio piccolo non stava bene, vedere tutti quei bimbi così piccoli con le flebo, stanchi, con le macchine per l’infusione, faceva e fa male al cuore, ci chiamano e ci dicono che il nostro piccolo è affetto dell’emofilia A grave, il suo corpo non produce neanche lontanamente il fattore VIII e che la causa di tutti quei lividi era proprio questo deficit, ci dicono che si trasmette tramite la madre ed ecco spiegata l’emoraggia.
Aveva 7 mesi quando tutto è iniziato, oggi ne ha 11. Andiamo almeno 1 volta a settimana in ospedale per fare l’infusione, se vedeste il suo corpo che è sempre pieno di lividi gli dareste un premio per tutto quello che fa, quasi cammina, gattona velocissimo e si arramlica. Un guerriero.